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ASSORAM DICE BASTA.
Assoram, l’Associazione nazionale che rappresenta la distribuzione primaria farma e salute, avverte l’urgenza di segnalare quanto di fatto sta succedendo da mesi in relazione alle categorie rappresentate.
La pharma supply chain tradizionale (concessionari/operatori logistici/vettori/grossisti), censita nella banca dati della Tracciabilità del farmaco, è stata ed è protagonista della piena operatività dei rifornimenti fin dal primo lockdown. I nostri imprenditori hanno affrontato la gestione operativa della crisi mettendo al primo posto la continuità dei servizi a tutela della salute pubblica, anche a scapito dell’aumento consistente dei costi operativi. La sicurezza e la qualità, inoltre, non sono mai state messe in discussione: quando parliamo di farmaci i processi devono essere GDP compliance, di default.
L’Europa ha riconosciuto la strategicità della nostra Filiera. E l’Italia? Assistiamo da mesi a una assoluta mancanza di condivisione pubblico-privato su temi che avrebbero richiesto un confronto con gli operatori sul campo e le rispettive rappresentanze. Il Piano di distribuzione dei vaccini Covid ne è un esempio chiaro: ad oggi la pharma supply chain tradizionale non è stata direttamente coinvolta a favore di sistemi nuovi alternativi. Poste Italiane – originariamente indicata quale partner per i soli aspetti di gestione della piattaforma prenotazioni e tracciabilità – sta di fatto gestendo, tramite SDA, il trasporto Moderna pro-bono e – come si apprende da dichiarazioni di ieri a mezzo stampa – si candida ad essere punto di riferimento della logistica del vaccino in Italia.
Assoram ribadisce con forza un obbligo di rispetto nei confronti della filiera tipica: nel mondo del lavoro le risposte tempestive sono alla base di programmazioni e investimenti efficienti. E noi, ad oggi, le risposte istituzionali su questo fronte non le abbiamo avute, nonostante le ripetute richieste.
Questi affidamenti alternativi sono forse un segnale di delegittimazione non dichiarata della nostra Filiera?
Ci auguriamo che il Governo della competenza faccia chiarezza con priorità su questi temi cruciali ancora in sospeso e ci aspettiamo un rapido cambio di rotta nel metodo e nella sostanza.
Noi, intanto, continueremo a fare il nostro lavoro con la serietà di sempre e speriamo che il nostro monito possa essere accolto, condiviso e sottoscritto dagli altri attori della filiera, con cui condividiamo ogni giorno le battaglie sul campo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]