58° ASSEMBLEA ASSORAM: foto-racconto della giornata

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Il 21 giugno 2023 si è svolta la 58° Assemblea ASSORAM “Distribuire salute: la logistica che abbatte le barriere”. È stato emozionante ritrovarsi dal vivo dopo quattro anni e siamo stati molto colpiti dal discorso di apertura del giornalista Attilio Romita, moderatore della giornata, che ci ha tenuto a ringraziare i nostri associati per gli sforzi compiuti durante la pandemia:

 

 

So che molte delle aziende impegnate in prima linea nella gestione della pandemia sono sedute qui in questa sala oggi, quindi permettetemi – prima di iniziare i lavori della giornata – di ringraziarle da cittadino per l’impegno di questi anni, che potremmo definire sconvolgenti.

 

Proprio a questi anni sconvolgenti è riferito uno dei termini che è risuonato più spesso all’interno della Sala Capranichetta: disruptive. Dai rappresentanti di altre associazioni agli esperti di settore, tutti erano concordi nel definire il periodo covid uno spartiacque tra un prima e un dopo.

Nella nostra Assemblea ci siamo concentrati sul dopo, sul futuro da costruire insieme con una nuova consapevolezza e con un nuovo ruolo per la logistica farmaceutica, affermatasi ormai come asset strategico per il benessere e l’economia del Paese.

 

In un contesto in continua evoluzione, eventi come questo sono fondamentali perché creano uno spazio in cui discutere di prospettive comuni e costruire ponti tra comparti visti spesso come compartimenti stagni.

Ma la nostra filiera è un meccanismo che funziona e deve funzionare all’unisono nella piena integrazione e interdipendenza legata a obblighi di tracciabilità e rintracciabilità che garantiscono ad esempio una penetrazione pari a zero dei prodotti contraffatti.

 

In apertura all’Assemblea ASSORAM abbiamo ospitato i saluti del Ministero della Salute, del MIMIT – Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 

Il primo ad intervenire è stato l’On. Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, che ha sottolineato la crescita costante della health supply chain italiana e la forte internazionalizzazione raggiunta.

 

 

La riprogrammazione dei lavori parlamentari in seguito alla recente perdita di Silvio Berlusconi e la fitta agenda di questi giorni hanno impedito la partecipazione fisica del MIT e del MIMIT, che ci hanno tenuto a garantire comunque la loro vicinanza attraverso un messaggio.

Nella sua nota, scaricabile cliccando qui, il MIT ha parlato dell’importanza di un sistema di distribuzione resiliente, pronto a rispondere in modo efficiente a shock imprevisti.

Il Ministro Urso nel suo messaggio, scaricabile qui, ha confermato l’attenzione istituzionale verso la nostra filiera, definita “asset strategico per il Paese”.

Il mercato globale della logistica farmaceutica da qui al 2028 crescerà ad un tasso annuo dell’8,5% – ha ricordato il Ministro Urso – ma per essere pronti ad affrontare le prossime sfide anche voi siete chiamati a investire sui temi legati alla doppia transizione: in digitalizzazione per gestire i carichi anche più delicati e sostenibilità per la riduzione dei rifiuti e delle emissioni. Su questi temi stiamo negoziando con l’Europa per l’assegnazione delle risorse PNRR e RePowerEU, così da avviare ulteriori iniziative.

 

Le sfide della filiera health

Tante anche le associazioni presenti in sala, che hanno seguito con attenzione il confronto tra ASSORAM, Confindustria Dispositivi Medici, Farmindustria e Federfarma nell’ambito del primo panel “Le sfide della filiera health”.

 

 

 

Il DG De Iure ha subito posto l’attenzione su una delle difficoltà principali per i distributori: le profonde differenze operative e amministrative tra le regioni italiane:

Chiediamo al Governo un approccio responsabile alla proliferazione normativa e amministrativa: ci servono regole chiare, una vigilanza armonizzata sul territorio e il giusto finanziamento del comparto SSN con il superamento della logica dei tetti.

 

 

Sulla stessa lunghezza d’onda Fernanda Gellona, Direttore Generale di Confindustria Dispositivi Medici secondo cui “se persistono queste non politiche sanitarie e non politiche industriali io credo che nel nostro settore la conclusione è che non potranno che esserci minori investimenti”.

Per Carlo Riccini, Vicedirettore Generale di Farmindustria “molte delle nostre regole derivano dall’Europa e l’Italia deve avere, e a mio avviso in questa fase lo sta avendo molto più che in passato, un ruolo più forte in Europa in difesa dell’interesse nazionale”.

Anche Alfredo Procaccini, Vicepresidente vicario di Federfarma, ha sottolineato come ci sia “necessità di equità: non possiamo più pensare che un cittadino in una regione riesce a trovare i farmaci e ad avere un certo servizio nella farmacia sotto casa e in altre regioni questo non accade”.

 

 

 

 

Le evoluzioni tecnologiche del comparto salute e benessere

 

 

Con il secondo panel della mattinata ci si è spostati su una delle sfide del post-pandemia che richiederà necessariamente un approccio comune: la digitalizzazione.

Una digitalizzazione disruptive, che crea un prima e un dopo nella gestione delle attività aziendale. Come raccontava il Presidente Petrone, una digitalizzazione intesa come primo passo verso nuove catene del valore e nuovi modelli di business.

La transizione digitale per il settore della distribuzione non può prescindere dalla revisione profonda della pianificazione strategica ripensata in ottica green.

 

Con un tema molto caro alla nostra associazione ha esordito il vicepresidente Alfredo Sassi in apertura alla Tavola Rotonda a cui hanno partecipato anche Tommaso Boralevi, presidente di Federated Innovation @MIND, Massimo Sterpi, partner dello Studio Legale Gianni & Origoni, Gianluca Raisoni, partner dell’agenzia Spencer Stuart e Luigi Corvi, consigliere di Cosmetica Italia e presidente del Gruppo Cosmetici in farmacia.

Non solo transizione ecologica, per i partecipanti al dibattito il sentiero dell’innovazione passerà inevitabilmente dalle nuove tecnologie e dall’implementazione dell’intelligenza artificiale.

L’Ing. Boralevi ha colto la sollecitazione di ASSORAM di stabilizzare un dibattito tra associazioni di filiera e Istituzioni sull’Intelligenza Artificiale in Sanità e ha messo a disposizione il MIND per istituire un Tavolo di confronto.

 

Sterpi ha sottolineato come l’intelligenza artificiale “su determinate specialità come ad esempio la radiologia è già più avanti degli uomini. In generale il settore può attingere a un’enorme quantità di dati: il 30% di tutti i dati generati sul pianeta sono dati relativi a condizioni sanitarie”.

“Portate nella filiera anche competenze da altri comparti, andate a prendere i dipendenti di Google o Microsoft”: così il dott. Raisoni che, nel raccontare le nuove competenze dei CEO del futuro, lancia una provocazione ai presenti.

Detto questo “la sofisticazione dell’analisi dei dati potrà dare alla filiera una capacità predittiva e quindi un’efficienza sempre più importante e da non sottovalutare.

Anche per il dott. Corvi il futuro non è esente da rischi: “La disintermediazione – avverte il presidente del Gruppo Cosmetici in farmacia alla fine della tavola rotonda – aggiunge un rischio banalizzazione per un paziente/cliente sempre più frettoloso nelle scelte”.