ESG, nuove terapie, ritardi normativi: le priorità della distribuzione health nelle attività di ASSORAM

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Nuovi prodotti e nuove modalità di distribuzione, il rispetto dei parametri ESG, i disallineamenti normativi e regolatori rispetto alle evoluzioni di mercato: sono queste le priorità che destano apprensione tra le aziende della distribuzione di prodotti health, riunitesi mercoledì 26 giugno 2024 per la 59° Assemblea di ASSORAM.

L’Associazione ha iniziato la sua attività nel 1965, quando un gruppo di amministratori delegati decise di fondare un’associazione di rappresentanza degli agenti di medicinali.

“Da allora molto è cambiato”, racconta il Presidente Pierluigi Petrone nel suo discorso di apertura, “Di fronte a cambiamenti rapidi e disruptive del mercato ASSORAM si candida ad essere una rappresentanza dell’intero comparto distributivo health, rifiutando la logica dei silos che spesso caratterizza la filiera.
In questi anni abbiamo assistito ad una progressiva crescita della nostra base associativa: ai depositari farmaceutici si sono affiancati grossisti, vettori e, di recente, nuove figure impegnate a vario titolo nella distribuzione, come le aziende di home delivery e e-commerce.

Oggi ASSORAM rappresenta 141 imprese, a cui corrispondono 196 siti, che vedono in noi non solo la rappresentanza, ma l’opportunità di poter dialogare e confrontarsi con le altre anime della supply chain”.

Infatti, in seno all’Associazione sono nati diversi gruppi di lavoro interdisciplinari composti dalle figure tecniche delle aziende associate per approfondire argomenti core e individuare soluzioni comuni alle criticità.

Nel primo semestre del 2024, ad esempio, trasportatori, depositari e grossisti si sono riuniti per definire, partendo da un’analisi dei dati a disposizione, delle best practice di gestione degli smarrimenti di farmaci, che l’Associazione ha presentato al Tavolo Tecnico AIFA sui furti. Come ha raccontato nel corso dell’Assemblea di mercoledì Domenico Di Giorgio, dirigente AIFA che presiede il Tavolo, intervenuto per manifestare la sua vicinanza al comparto della distribuzione e all’Associazione.

Importanti aziende di depositari e grossisti, invece, hanno analizzato e formalizzato i punti dubbi legati all’implementazione della nuova normativa sulla serializzazione dei farmaci; l’ultimo incontro del Gruppo di lavoro ha visto anche la partecipazione del General Manager NMVO Italia Marcello Matarrelli, presente anche mercoledì in Assemblea.

“In un mondo della cura digitalizzato e umano-centrico, la logistica e il trasporto rivestono un ruolo cruciale. Per disegnare questo futuro, la distribuzione health deve diventare sempre più collaborativa. Ce lo impongono le innovazioni di prodotto e di processo, ce lo impongono i nuovi standard di sostenibilità e di tracciabilità, ma soprattutto ce lo impongono i cittadini, che guardano sempre più ai servizi logistici come a una parte essenziale del processo di acquisto e di cura”, ha commentato il Direttore Generale ASSORAM Mila De Iure presentando i lavori delle Commissioni Tecniche.

I temi approfonditi dalle Commissioni sono stati anche l’occasione per confrontarsi su timori e priorità delle aziende della distribuzione per il prossimo futuro.

Attraverso una survey live, ASSORAM ha condotto le aziende presenti in una discussione sulle priorità dei prossimi anni. Il 42% dei presenti ha individuato nelle nuove modalità di distribuzione e nelle nuove terapie la sfida più complessa da affrontare: una risposta che ha messo d’accordo tutti, depositari, grossisti, vettori e distributori di parafarmaci, come ha evidenziato il vicepresidente Alfredo Sassi nel suo panel sulla medicina customizzata.

Il rispetto dei parametri ESG, invece, preoccupa maggiormente grossisti e depositari, complice anche la nuova normativa legata alla sustainability due diligence, approfondita dal vicepresidente Carlo Mambretti nel suo intervento, che prevede requisiti stringenti per le grandi imprese, responsabili degli impatti su persone e ambiente non solo per le proprie attività ma anche per quelle della propria catena di fornitura.

Se il tema sembra preoccupare per lo più i distributori farmaceutici, a domanda diretta sulla sostenibilità tutti gli intervistati hanno concordato sul fatto che nei prossimi cinque anni diventerà sempre più un fattore produttivo, indispensabile per essere operativi.

Il terzo tema che desta maggiore apprensione, anche per la distribuzione dei parafarmaci, sono i disallineamenti normativi e regolatori rispetto alle evoluzioni di mercato. Una risposta scontata dal momento si attende ancora il recepimento delle Good Distribution Practice dal 2013 e si è in ritardo sulla road map per l’implementazione della serializzazione.

“La rapida evoluzione regolatoria in ogni ambito health impone la massima attenzione alle “nuove regole” ma soprattutto impone la condivisione di best practice nei tanti ambiti in cui l’apparato normativo di riferimento è debole e lascia ampi margini di indeterminatezza, dice l’Avv. De Iure. Il modello di partnership pubblico-privato a livello nazionale sta sicuramente funzionando, intendiamo rafforzarlo a livello locale con incontri tra imprese associate e le autorità regolatorie regionali”.